venerdì 23 marzo 2012

Non “abbiamo” tempo: noi “siamo” tempo


Antifonte sofista, fr. B 53-52 Ci sono persone che non vivono la vita presente: è come se si preparassero, consacrandovi tutto il loro ardore, a vivere non si sa quale altra vita, ma non questa, e mentre agiscono così, il tempo se ne va ed è perduto. È impossibile rimettere in gioco la vita come si fa con un dado che si torna a lanciare.

COMMENTO
Nel tempo presente, qui ed ora, è racchiuso il segreto dell’eternità. Non “abbiamo” tempo: noi “siamo” tempo. Rimandare a domani, vivere nella prospettiva – illusoria – dell’aver tempo ci allontana da noi stessi e ci priva della nostra unica ricchezza: l’esser tempo. Obliare questa stato originario, questa naturale auto-evidenza ci conduce ad una vita dissociata, ad un continuo inseguire ciò che non esiste. Dalla realtà del tempo precipitiamo nell’illusione del tempo: un affannoso spingersi continuamente innanzi. Perfetto è ciò che è fine a se stesso, eternamente presente. Il principio del divino.


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